Red Hat Cluster Suite: Configurazione e gestione di un cluster | ||
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Il file di configurazione del cluster, /etc/cluster.xml, cintiene informazioni dettagliate inerenti i servizi e i membri del cluster. É importante non eseguire una modificamanuale del file di configurazione. Usare invece Tool di configurazione del Cluster, per modificare la configurazione del cluster.
Quando eseguite Tool di configurazione del Cluster, vengono inserite, in un formato XML gerarchico, le informazioni per un cluster specifico. Quanto segue è una descrizione di ogni area di configurazione, dal demone e dalla memoria condivisa ai membri del cluster e ai servizi. Notare che il carattere (\), rappresenta la continuazione di una riga.
<?xml version="1.0"?> <cluconfig version="3.0"> <clumembd broadcast="no" interval="500000" loglevel="4" multicast="yes" \ multicast_ipaddress="225.0.0.11" thread="yes" tko_count="20"/> <cluquorumd loglevel="6" pinginterval="" tiebreaker_ip=""/> <clurmtabd loglevel="4" pollinterval="4"/> <clusvcmgrd loglevel="4"/> <clulockd loglevel="4"/> <cluster config_viewnumber="18" key="7a497d303feefeef0f8be9b72697aaed" name="Octane"/> |
I campi sopra indicati contengono delle informazioni sulla versione e sui parametri di funzionalità del demone, come ad esempio i livelli di logging, gli indirizzi di networking, e molto altro. Per maggiori informazioni su come configurare i parametri del demone del cluster, consultare la Sezione 2.6.
<cluster config_viewnumber="18" key="7a497d303feefeef0f8be9b72697aaed" \ name="Test_cluster"/> <sharedstate driver="libsharedraw.so" rawprimary="/dev/raw/raw1" \ rawshadow="/dev/raw/raw2" type="raw"/> |
I campi sopra riportati definiscono il quorum del cluster e i parametri di configurazione del cluster. In questi campi vengono anche specificate le informazioni della partizione raw e del driver, inerenti le partizioni di backup e primarie. Per maggiori informazioni su come configurare le partizioni condivise, consultare la Sezione 2.5.
<members> <member id="0" name="clu1" watchdog="yes"> <powercontroller id="0" ipaddress="192.168.65.51" password="apc" \ port="1:1" type="apcmaster" user="apc"/> </member> <member id="1" name="clu2" watchdog="yes"> <powercontroller id="0" ipaddress="192.168.65.52" password="baytech" \ port="1" type="baytech" user="admin"/> </member> <member id="2" name="clu3" watchdog="yes"> <powercontroller id="0" ipaddress="192.168.65.53" password="baytech" \ port="2" type="baytech" user="admin"/> </member> <member id="3" name="clu4" watchdog="yes"> <powercontroller id="0" ipaddress="192.168.65.54" password="wti" \ port="blue" type="wti_nps" user=""/> </member> </members> |
I campi sopra riportati definiscono il cluster ed i suoi membri individuali. Ogni campo del membro contiene delle informazioni di configurazione e di identificazione, incluso i nomi del cluster, gli indirizzi, i tipi e i controller di alimentazione e le informazioni sull'autenticazione. Per maggiori informazioni sulla configurazione dei membri del cluster, consultare la Sezione 2.7.
<services> <service checkinterval="0" failoverdomain="None" id="0" name="test" \ userscript="None"> <service_ipaddresses/> </service> <service checkinterval="0" failoverdomain="foodomain" id="1" name="test2" \ userscript="None"> <service_ipaddresses/> </service> </services> |
I campi sopra riportati definiscono i servizi controllati dal sistema del cluster, come ad esempio NFS, Samba e HTTP. I parametri in questi campi includono i nomi del servizio, i nomi del dominio di failover, gli intervalli di controllo dello stato del servizio, e gli script init della posizione del servizio (se applicabile). Per maggiori informazioni su come configurare dei servizi clasterizzati, consultate la Sezione 2.10.
<failoverdomains> <failoverdomain id="0" name="fonfs" ordered="yes" restricted="yes"> <failoverdomainnode id="0" name="clu2"/> <failoverdomainnode id="1" name="clu3"/> </failoverdomain> <failoverdomain id="1" name="fosamba" ordered="no" restricted="no"> <failoverdomainnode id="0" name="clu1"/> <failoverdomainnode id="1" name="clu3"/> </failoverdomain> </failoverdomains> |
I campi sopra riportati definiscono i domini di failover che controllano la priorità e l'ordine con il quale si posizionano i membri del cluster nel caso in cui si verifica un failover. I parametri in questi campi includono il nome del dominio di failover, i pulsanti toggling riservati e l'ordine degli stessi, e l'ordine del nodo a seconda del nome del membro. Per maggiori informazioni su come configurare i domini di failover per i sistemi del cluster, consultare la Sezione 2.9.