Red Hat Cluster Suite: Configurazione e gestione di un cluster | ||
---|---|---|
Indietro | Capitolo 5. Servizi File Sharing di rete | Avanti |
Questa sezione descrive come usare il Druid Samba per configurare velocemente una condivisione Samba per l'accesso del client.
Iniziare Tool dello stato del Cluster. Verificare che i demoni del cluster sono in esecuzione; in caso contrario, selezionare Cluster => Avvia il servizio del cluster per iniziare i demoni del cluster.
Nella Tool dello stato del Cluster, selezionare Cluster => Configura per visualizzare Tool di configurazione del Cluster.
Avviare il Druid Samba selezionando Aggiungi esportazioni => Samba... e fate clic su Avanti per continuare.
Scegliere di creare un nuovo servizio con un nuovo indirizzo IP floating.
Inserire un Nome del servizio — Un nome usato per identificare unicamente questo servizio all'interno del cluster.
Inserire Indirizzo IP del servizio — Le condivisioni del client di accesso da un server come indicato dal proprio indirizzo IP (o hostname associati). Per non far sapere ai client quale membro specifico del cluster funge da server del Samba,i sistemi del client non devono usare l'hostname del membro del cluster come indirizzo IP dal quale si accede ad un servizio. Ai servizi Samba clasterizzati invece, vengono assegnati indirizzi IP floating i quali sono diversi dagli indirizzi IP del server del cluster. Questo indirizzo IP floating viene configurato su qualsiasi membro del cluster serve attivamente la condivisione. Seguendo questo approccio, i client sono solo a conoscenza dell'indirizzo IP floating senza sapere che sono stati impiegati servizi Samba clasterizzati.
Inserire il filename speciale del dispositivo e il mount point per il servizio.
Mount Information — Per i file system non clasterizzati, le informazioni del mount si trovano generalmente in /etc/fstab. Al contrario, file system clasterizzati non devono essere posizionati in /etc/fstab. Ciņ č necessario per assicurare che solo un membro del cluster per volta, schieri il file system. Se non si assicura quanto sopra, ne consegue una corruzione dei dati oppure un arresto del sistema.
File speciale del dispositivo — Le informazioni inerenti al montaggio, indicano il file speciale del dispositivo del disco e la directory sulla quale il filesystem verrį montato.
Mount point del dispositivo — Un servizio Samba puó includere piś di un mount del files ystem. In questo modo, i file system verranno raggruppati insieme come una singola unitį di failover.
Inserire un Nome della condivisione — Specifica il nome dal quale i client fanno riferimento per il mount point. In base al nome che voi specificate, verrą creato un file /etc/samba/smb.conf.sharename e una directory lock /var/cache/samba/sharename corrispondenti. Per convenzione il nome attuale della condivisione Windows specificato all'interno di smb.conf.sharename verrį impostato in accordo con questo parametro. In pratica é possibile indicare piś di una condivisione Samba all'interno di un file individuale smb.conf.sharename. Ci puó essere un massimo di una configurazione Samba per servizio; la suddetta configurazione deve essere specificata con il primo dispositivo. Per esempio, se si hanno dispositivi multipli del disco (e corrispondente mount del file system) all'interno di un singolo servizio, specificare uno sharename singolo per il servizio. All'interno del file /etc/samab/smb.conf.sharename indicare condivisioni multiple di Samba individuali per condividere le directory dai dispositivi multipli. Per disabilitare il Samba sharing di un servizio, impostare il nome della condivisione su None.
Fate clic su Applica per salvare il file di configurazione (/etc/samba/smb.conf.sharename) sul membro del cluster.
Salvare la configurazione per il servizio di Samba, selezionando File => Salva da Tool di configurazione del Cluster.
Copiare /etc/samba/smb.conf.sharename sugli altri membri del cluster.
Per modificare la vostra configurazione del servizio Samba, fate clic sulla tabella Servizi nel Tool di configurazione del Cluster e cliccate l'icona triangolare accanto al servizio Samba per visualizzare l'albero figlio completo per il servizio. Fate un doppio clic su ogni figlio per modificare le opzioni.
Evidenziate il <servizio> e fate clic su Proprietą per configurare le seguenti opzioni:
Nome del servizio — Un nome usato per identificare unicamente questo servizio all'interno del cluster.
Dominio di failover — Definisce i sistemi idonei per essere il server Samba per questo servizio quando piś di un membro del cluster é funzionante.
Intervallo di controllo — Specifica la frequenza (in secondi) con la quale il sottosistema del cluster deve verificare se i demoni del Samba (smbd/nmbd) associati al servizio, sono in esecuzione. Nell'evento in cui si verifica una rimozione inaspettata di uno di questi demoni, essi verranno automaticamente riavviati per ristabilire i servizi. Se viene specificato un valore pari a zero, nessun controllo verrį effettuato. Per esempio, se si sceglie un intervallo di novanta secondi, il controllo verrį effettuato ogni novanta secondi.
Per lo User Script, lasciare il campo vuoto None, in quanto l'infrastruttura del cluster gestisce il controllo del servizio NFS e quello dello stato.
Selezionare <service ip address> figlio, per cambiare l'indirizzo IP del servizio e per inserire una maschera di rete e un indirizzo di Trasmissione, i quali sono impostati per default su None. Se questi campi sono lasciati come None, allora l'infrastruttura del cluster, userą la maschera di rete e l'indirizzo IP di trasmissione, configurati sul dispositivo della rete del membro che esegue il servizio.
Selezionare il <dispositivo> figlio, per modificare il File speciale del dispositivo e Nome della condivisione Samba, Mount Point, Tipo di FS, e Opzioni di montaggio.
Potete anche abilitare o disabilitare il pulsante Forced unmount.Come parte delle informazioni di montaggio, potete specificare se lo smontaggio forzato dovrebbe essere abilitato. Se abilitato, qualsiasi applicazione eseguita sul server del cluster che ha montato il filesystem designato mentre il servizio viene disabilitato o riposizionato, allora quell'applicazione verrą interrotta per permettere al processo di continuare.
Quando si esegue Tool di configurazione del Cluster per configurare i servizi Samba:
Inserire correttamente i parametri del servizio. La logica di validitąassociata con i parametri, non é attualmente molto robusta.
Dopo aver configurato un servizio Samba tramite Tool di configurazione del Cluster, effettuare una regolazione del file /etc/samba/smb.conf.sharename per ogni servizio, in accordanza con i client e con l'autorizzazione dello schema che l'utente desidera.
Ricordarsi di copiare il file smb.conf.sharename sugli altri membri del cluster.
Notare che l'infrastruttura del cluster crea le directory lock di Samba quando inizia il servizio.
Se cancellate un servizio Samba, Tool di configurazione del Cluster cancella automaticamente il suddetto file per preservarne i parametri specifici di configurazione nel sito in caso lo si riutillizza in futuro.