La directory /etc/sysconfig/è dove i vari file di configurazione del sistema per Red Hat Enterprise Linux sono conservati.
Le seguenti informazioni delineano alcuni dei numerosi file in /etc/sysconfig/ , spiegando funzione e contenuto. Ovviamente queste informazioni non sono complete, poichè molti dei file hanno numerose opzioni utilizzate solo in casi specificio rari.
Nella directory /etc/sysconfig/ si trovano di solito i file seguenti:
amd
apmd
authconfig
clock
desktop
devlabel
dhcpd
firstboot
gpm
harddisks
hwconf
i18n
init
ip6tables-config
iptables-config
irda
keyboard
kudzu
mouse
named
netdump
network
ntpd
pcmcia
radvd
rawdevices
redhat-config-securitylevel
redhat-config-users
redhat-logviewer
samba
sendmail
spamassassin
squid
tux
vncservers
xinetd
![]() | Nota bene |
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Se alcuni dei file di seguito elencati non sono presenti nella directory /etc/sysconfig/, il programma corrispondente potrebbe non essere installato. |
Quanto segue rappresenta una descrizione di questi file. I file non riportati e le opzioni aggiuntive per i file, sono disponibili nel file /usr/share/doc/initscripts-<version-number>/sysconfig.txt (sostituire <version-number> con la versione del pacchetto initscripts). Alternativamente, può risultare utile consultare gli initscript nella directory /etc/rc.d/.
Il file /etc/sysconfig/amd contiene diversi parametri utilizzati da amd, che consentono di montare e smontare automaticamente i file system.
Il file /etc/sysconfig/apmd è utilizzato da apmd per sapere quali processi avviare/terminare/modificare in caso di sospensione o ripristino. Questo file è configurato per attivare o disattivare apmd durante l'avvio, a seconda del fatto che il vostro hardware supporti l'Advanced Power Management (APM) oppure no o se l'utente ha configurato il sistema ad utilizzarlo. Il demone apm è un programma con funzioni di controllo che utilizza il codice di gestione di alimentazione nel kernel di Linux. Se usate un portabile vi segnala anche lo stato della batteria ed altre impostazione relative alla corrente.
Il file /etc/sysconfig/authconfig stabilisce i tipi di autorizzazione da utilizzare su un host. Contiene una o più delle righe seguenti:
USEMD5=<value>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
yes — MD5 se volete utilizzare MD5 per l'autenticazione.
no — se non volete utilizzare MD5 per l'autenticazione.
USEKERBEROS=<valore>, dove <value> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
yes — se volete utilizzare Kerberos per l'autenticazione.
no — se non volete utilizzare Kerberos per l'autenticazione.
USELDAPAUTH=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
yes — se volete utilizzare LDAP per l'autenticazione.
no — se non volete utilizzare LDAP per l'autenticazione.
Il file /etc/sysconfig/clock controlla l'interpretazione dei valori letti dall'orologio del sistema.
I valori corretti sono i seguenti:
UTC=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori boolean:
true o yes — indica che l'orologio è impoostato secondo l'ora Universale.
false o no — indica che l'orologio è impostato secondo l'ora locale.
ARC=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
true o yes — indica che è attivo il time offset di 42 anni della console ARC (solo su sistema ARC o Alpha).Qualsiasi altro valore indica che viene utilizzato il metodo normale del tempo di UNIX.
SRM=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
true or yes — indica che è in attivo l'epoca 1900 del console SRM (solo su sistema Alpha basati su SRM). Qualsiasi altro valore indica che viene utilizzato il metodo normale del tempo di UNIX.
ZONE=<nome del file> — Indica il file del fuso orario sotto /usr/share/zoneinfo dove /etc/localtime ne rappresenta una copia. Il file contiene informazioni come ad esempio:
ZONE="America/New York" |
Precedenti versioni di Red Hat Linux e Red Hat Enterprise Linux usavano i seguenti valori (che sono disapprovati):
CLOCKMODE=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
GMT — indica che l'orologio è impostato secondo l'ora Universale (Ora del meridiano di Greenwich).
ARC — indica che il time offset di 42 anni è attivo (solo per sistemi basati su Alpha).
Il file /etc/sysconfig/desktop specifica il desktop per i nuovi utenti e quale manager del desktop eseguire una volta entrati nel runlevel 5.
I valori corretti sono i seguenti:
DESKTOP=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
GNOME — Seleziona l'ambiente del desktop GNOME.
KDE — Seleziona l'ambiente del desktop KDE.
DISPLAYMANAGER=<value>, dove <value> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
GNOME — Seleziona il GNOME Display Manager.
KDE — Seleziona il KDE Display Manager.
XDM — Seleziona X Display Manager.
Per maggiori informazioni sul sistema X Window sotto Red Hat Enterprise Linux, consultare Capitolo 7.
/etc/sysconfig/devlabel è il file di configurazione di devlabel. Non deve essere modificato manualmente, ma configurato usando il comando /sbin/devlabel.
Per informazioni sull'uso del comando devlabel, consultare il capitolo Nomi del dispositivo definiti dall'utente nella Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
Il file /etc/sysconfig/dhcpd serve per inviare argomenti al demone dhcpd durante l'avvio. Il demone dhcpd implementa i protocolli (DHCP) Dynamic Host Configuration Protocol e (BOOTP) il protocollo Internet Bootstrap. DHCP e BOOTP assegnano i nomi host alle macchine presenti in rete. Per maggiori informazioni su quali parametri potete utilizzare in questo file, consultate la pagina man dhcpd.
A partire dalla versione Red Hat Linux 8.0, al primo avvio del sistema, il programma /sbin/init chiama lo script etc/rc.d/init.d/firstboot che lancia l'applicazione Agent Setup. Questa applicazione consente all'utente di installare gli ultimi aggiornamenti e ulteriori applicazioni e documentazioni.
Il file /etc/sysconfig/firstboot indica all'applicazione Agent Setup di non effettuare successivi riavvii. Per eseguirla la successiva volta che il sistema si riavvia rimuovete semplicemente /etc/sysconfig/firstboot ed eseguite chkconfig --level 5 firstboot on.
Il file /etc/sysconfig/gpm serve per inviare argomenti al demone gpm durante l'avvio. Il demone gpm è il mouse server che permette l'accelerazione del mouse e la pressione del tasto centrale. Per maggiori informazioni su quali parametri potete utilizzare in questo file, consultate la pagina man gpm. Per default, imposta il dispositivo mouse su /dev/mouse.
Il file /etc/sysconfig/harddisks vi consente di configurare il disco fisso. L'amministratore può anche utilizzare il file /etc/sysconfig/hardiskhd[a-h] per impostare parametri per driver specifici.
![]() | Avvertenza |
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Non effettuate modifiche a questo file, a meno che non sia strettamente necessario. Se modificate i valori di default memorizzati nel file, potreste danneggiare tutti i dati presenti sul disco fisso. |
Il file /etc/sysconfig/harddisks può contenere i campi seguenti:
USE_DMA=1: Impostando il valore 1 viene abilitato il DMA. Tuttavia, con alcuni chipset e combinazioni del disco fisso, il DMA può provocare il danneggiamento dei dati. Prima di abilitare il DMA, controllate la documentazione del disco fisso.
Multiple_IO=16: se impostato su 16 abilita diversi settori per ogni interrupt di I/O. Se abilitata, questa caratteristica riduce del 30-50% le informazioni aggiuntive del sistema operativo. Utilizzatelo con cautela.
EIDE_32BIT=3 : abilita il supporto (E)IDE 32-bit I/O per una scheda di interfaccia.
LOOKAHEAD=1 abilita il read-lookahead (leggere-guardaavanti ) sull'unità.
EXTRA_PARAMS=specifica dove si possono aggiungere altri parametri.
Il file /etc/sysconfig/hwconf elenca tutti i componenti hardware rilevati da kudzu sul sistema e tutti i driver usati, l'ID del rivenditore e del dispositivo. Il programma kudzu rileva e configura componenti hardware nuovi e/o modificati. Il file /etc/sysconfig/hwconf non è stato ideato per essere modificato manualmente. Se lo fate, i dispositivi potrebbero risultare aggiunti o rimossi.
Il file /etc/sysconfig/i18n imposta la lingua di default, qualunque lingua supportata, e il font predefinito del sistema. Per esempio:
LANG="en_US.UTF-8" SUPPORTED="en_US.UTF-8:en_US:en" SYSFONT="latarcyrheb-sun16" |
Il file /etc/sysconfig/init controlla il funzionamento e lo statodel sistema durante l'avvio.
Possono essere utilizzati i valori seguenti:
BOOTUP=<valore>, dove <valore>può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
BOOTUP=color richiama una schermata standard di avvio a colori, in cui il successo o il fallimento dei dispositivi e dei servizi è visualizzato con colori diversi.
BOOTUP=verbose richiama una schermata con stile antiquato, che visualizza soprattutto informazioni piuttosto che messaggi di successo o fallimento.
Qualsiasi altro elemento richiama una schermata nuova, ma senza formattazione ANSI.
RES_COL=<valore>, dove <valore> è il numero di colonne della schermata dove vengono avviate le etichette dello stato. Il numero predefinito è 60.
MOVE_TO_COL=<valore>, dove <valore> muove il cursore alla riga RES_COL. Per default vengono utilizzate le sequenze ANSI visualizzate tramite il comando echo -en.
SETCOLOR_SUCCESS=<valore>, dove <valore> determina il colore per la visulaizzazione di in'operazione riuscita tramite il comando echo -en. Il colore impostato è il verde.
SETCOLOR_FAILURE=<valore>, dove <valore> determina il colore per la visualizzazione di un'operazione fallita. determina il colore per la visualizzazione di un'operazione fallita tramite il comando echo -en. Il colore impostato è il rosso.
SETCOLOR_WARNING=<valore>, dove <valore> determina il colore per la visualizzazione di un avvertimento tramite il comando echo -en. Il colore impostato è il giallo.
SETCOLOR_NORMAL=<valore>, dove <valore> imposta il colore al valore "normale" tramite il comando echo -en.
LOGLEVEL=<valore>, dove <valore> indica il livello di registrazione per il kernel della console iniziale. Il livello di default è 3; mentre 8 significa "tutto" (incluso il debugging) e 1 significa "nulla" a eccezione dei kernel panic. Il demone syslogd si sovrappone a questo una volta avviato.
PROMPT=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori boolean:
yes — abilita il controllo della chiave per la modalità interattiva.
no — disabilita il controllo della chiave per la modalità interattiva.
Il file /etc/sysconfig/ip6tables-config contiene speciali informazioni utilizzate dal kernel per impostare il filtraggio del pacchetto IPv6 in fase di avvio o ogni volta che il servizio ip6tables viene avviato.
Non modificate questo file manualmente se non sapete come creare le regole ip6tables. Se lo desiderate, potete creare manualmente le regole mediante /sbin/ip6tables. Una volta create, aggiungere le regole al file /etc/sysconfig/ip6tables, digitando il seguente comando:
/sbin/service ip6tables save |
Una volta che questo file esiste, tutte le regole dei firewall salvate in questo contesto continueranno a esistere dopo il riavvio del sistema.
Per ulteriori informazioni su ip6tables consultate Capitolo 17.
Il file /etc/sysconfig/iptables, contiene speciali informazioni utilizzate dal kernel per impostare i servizi di filtraggio di pacchetti in fase di avvio o ogni volta che il servizio viene avviato.
Non dovete modificare questo file manualmente se non siete avvezzi all'uso di metodologie per creare le regole di iptables. Il modo più semplice per aggiungere le regole è quello di utilizzare l'applicazione Strumento di configurazione del livello di sicurezza (redhat-config-securitylevel), per creare un firewall. Mediante queste applicazioni il file verrà automaticamente modificato alla fine del processo.
Se lo desiderate, potete creare manualmente le regole mediante /sbin/iptables. Una volta create, aggiungere le regole al file /etc/sysconfig/iptables, digitando il seguente comando:
/sbin/service iptables save |
Una volta che questo file esiste, tutte le regole dei firewall salvate in questo contesto continueranno a esistere dopo il riavvio del sistema.
Per ulteriori informazioni su iptables consultate Capitolo 17.
Il file /etc/sysconfig/irda controlla la configurazione dei dispositivi a infrarossi all'avvio del sistema.
Possono essere utilizzati i valori seguenti:
IRDA=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori boolean:
yes — Viene eseguito irattach che controlla periodicamente la porta di connessione per i dispositivi a infrarossi, per verificare se tali dispositivi, come un altro portatile, cercano di creare una connessione di rete. Se desiderate che dispositivi a infrarossi funzionino sul vostro sistema, è necessario impostare questa riga su yes.
no — Non viene eseguito irattach, si impedisce così la comunicazione con dispositivi a infrarossi.
DEVICE=<valore>, dove <valore> va sostituito con il dispositivo (di solito una porta seriale) che gestisce le connessioni ai dispositivi a infrarossi.
DONGLE=<valore>, dove <valore> specifica il tipo di adattatore (dongle) utilizzato per la comunicazione con dispositivi a infrarossi. Questa impostazione esiste per le persone che utilizzano adattatori seriali piuttosto che vere porte a infrarossi. Un adattatore è un dispositivo che, collegato a una porta seriale tradizionale, permette di comunicare tramite infrarossi. Questa riga è commentata di default, perché i portatili con porte a infrarossi effettive sono molto più diffusi di quelli con adattatori aggiunti.
DISCOVERY=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
yes — Avvia irattach nella modalità discovery, ciò significa che vengono controllati altri dispositivi a infrarossi. È necessario attivare questo comando per cercare un collegamento a infrarossi (altrimenti non viene inizializzata la connessione)
no — non avvia irattach nella modalità Discovery.
Il file /etc/sysconfig/keyboard controlla il funzionamento della tastiera. È possibile utilizzare i seguenti valori:
KEYBOARDTYPE=sun|pc, usata solo su SPARCs. La voce sun indica che una tastiera Sun è collegata a /dev/kbd e pc indica che una tastiera PS/2 è connessa a una porta PS/2.
KEYTABLE=<file>, dove <file> rappresenta il nome di un file keytable.
Per esempio, KEYTABLE="us". I file che possono essere utilizzati come keytable partono da /usr/lib/kbd/keymaps/i386 e da qui si suddividono in differenti layout di tastiera tutti etichettati come <file>.kmap.gz. Viene usato il primo file individuato in /usr/lib/kbd/keymaps/i386 che coincide con le impostazioni di KEYTABLE.
Il file /etc/sysconfig/kuzdu consente all'avvio un controllo sicuro del vostro hardware tramite kudzu. Per "controllo sicuro" si intende uno che disattiva il controllo della porta seriale.
SAFE=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
yes — kuzdu esegue un controllo sicuro.
no — kuzdu esegue un controllo normale.
Il file /etc/sysconfig/mouse viene utilizzato per indicare le informazioni relative al mouse disponibile. Utilizzate i valori seguenti:
FULLNAME=<valore>, dove <valore> va sostituito con il nome del tipo di mouse utilizzato.
MOUSETYPE=<valore>, dove <valore> può avere uno dei seguenti valori:
imps2 — Un mouse a ruota USB generico.
microsoft — un mounse Microsoft™.
mouseman — un mouse MouseMan™.
mousesystems — un mouse Mouse Systems™.
ps/2 — un mouse PS/2.
msbm — un mouse bus Microsoft™.
logibm — un mouse bus Logitech™.
atibm — un mouse bus ATI™.
logitech — un mouse Logitech™.
mmseries — un mouse MouseMan™ datato.
mmhittab — un mouse mmhittab.
XEMU3=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori boolean:
yes — il mouse ha solo due tasti, ma il terzo tasto viene emulato.
no — il mouse ha già tre tasti.
XMOUSETYPE=<valore>, dove <valore> indica il tipo di mouse utilizzato con X. Le opzioni sono le stesse di MOUSETYPE nello stesso file.
DEVICE=<valore>, dove <valore> è il dispositivo mouse.
Inoltre, /dev/mouse è un link simbolico diretto al dispositivo mouse in uso.
Il file /etc/sysconfig/named serve per inviare argomenti al demone named durante l'avvio. Il demone named è un server Domain Name System (DNS) che implementa la distribuzione Berkeley Internet Name Domain (BIND) versione 9. Il server presenta una tabella i cui nomi host sono associati a indirizzi IP sulla rete.
Al momento, si possono usare solo i valori seguenti:
ROOTDIR="</some/where>", dove </some/where> si riferisce al percorso completo della directory di un ambiente chroot configurato sotto il quale named verrà eseguito. Tale ambiente chroot deve prima essere configurato. Digitate info chroot per sapere come farlo.
OPTIONS="<valore>", dove <valore> è qualsiasi opzione elencata nella pagina man di named, eccetto -t. Al posto di -t, utilizzate la linea ROOTDIR.
Per maggiori informazioni sui parametri che potete utilizzare nel file, consultate la pagina man named. Per informazioni più dettagliate su come configurare un server BIND DNS, consultate il Capitolo 12. Per default, questo file non contiene alcun parametro.
/etc/sysconfig/netdump è il file di configurazione per il servizio /etc/init.d/netdump. Il servizio netdump invia dati oops e dump di memoria attraverso la rete. In generale, netdump non è indispensabile, dunque, a meno che non sia strettamente necessario, non dovreste utilizzarlo. Per maggiori informazioni su quali parametri potete usare nel file, consultate la pagina man netdump.
Il file /etc/sysconfig/network è utilizzato per specificare le informazioni relative alla configurazione di rete desiderata. È possibile usare i seguenti parametri:
NETWORKING=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
yes — la rete deve essere configurata.
no — la rete non deve essere configurata.
HOSTNAME=<valore>, dove <valore> dovrebbe essere sostituito dall'FQDN (Fully Qualified Domain Name), per esempio hostname.domain.com, ma può anche essere un nome host di vostra scelta.
![]() | Nota bene |
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Per questioni di compatibilità con il vecchio software che si desidera installare (per esempio trn), il file /etc/HOSTNAME deve contenere questi valori. |
GATEWAY=<valore>, dove <valore> rappresenta l'indirizzo IP del gateway della rete.
GATEWAYDEV=<valore>, dove <valore> rappresenta il dispositivo per accedere al gateway, per esempio eth0.
NISDOMAIN=<valore>, dove <valore> rappresenta il nome del dominio NIS.
Il file /etc/sysconfig/ntpd serve per inviare argomenti al demone ntpd durante l'avvio. Il demone ntpd imposta l'orologio di sistema in modo che sia sincronizzato con un time server standard di Internet. Implementa la versione 4 del protocollo (NTP) Network Time Protocol. Per maggiori informazioni su quali parametri potete utilizzare in questo file, consultate il file /usr/share/doc/ntp-<version>/ntpd.htm (dove <version> è il numero della versione di ntpd). Per default, questo file imposta il proprietario del processo ntpd come utente ntp.
Il file /etc/sysconfig/pcmcia viene usato per specificare le informazioni di configurazione PCMCIA. È possibile utilizzare i seguenti valori:
PCMCIA=<valore>, dove <valore> indica:
yes — il supporto PCMCIA va abilitato.
no — il supporto PCMCIA non va abilitato.
PCIC=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori:
i82365 — il computer ha un chipset socket PCMCIA di tipo i82365.
tcic — Il computer ha un chipset socket PCMCIA di tipo tcic.
PCIC_OPTS=<valore>, dove <valore> rappresenta i driver socket (i82365 o tcic).
CORE_OPTS=<valore>, dove <valore> rappresenta l'elenco delle opzioni pcmcia_core.
CARDMGR_OPTS=<valore>, dove <valore> rappresenta l'elenco delle opzioni per il cardmgr PCMCIA (come -q per la modalità silenziosa e -m per la ricerca dei moduli del kernel caricabili nella directory specificata). Per maggiori informazioni, consultate la pagina man relativa a cardmgr.
Il file /etc/sysconfig/radvd serve per inviare argomenti al demone radvd durante l'avvio. Il demone radvd resta in attesa di richieste del router e invia messaggi del router per la versione 6 del protocollo IP. Questo servizio consente agli host di una rete di cambiare in modo dinamico i propri router predefiniti sulla base di tali messaggi. Per maggiori informazioni su quali parametri potete utilizzare in questo file, consultate la pagina man radvd. Per default, questo file imposta il proprietario del processo radvd per l'utente radvd.
Il file /etc/sysconfig/rawdevices viene utilizzato per configurare i collegamenti raw device:
/dev/raw/raw1 /dev/sda1 /dev/raw/raw2 8 5 |
Il file /etc/sysconfig/redhat-config-securitylevel contiene tutte le opzioni scelte dall'utente l'ultima volta che Strumento di configurazione del livello di sicurezza(redhat-config-securitylevel) è stato eseguito. Gli utenti non dovrebbero modificare questo file manualmente. Per maggiori infomazioni su Strumento di configurazione del livello di sicurezza, consultate il capitolo inititolato Configurazione del Firewall di base nella Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
/etc/sysconfig/redhat-config-users è il file di configurazione dell'applicazione grafica, Utente Manager. Questo file server solo per filtrare gli utenti di sistema come root, daemon, o lp. Questo file può essere modificato tramite il menu a tendina Preferenze => Filtra utenti e gruppi di sistema nell'applicazione Utente Manager e non deve essere modificato manualmente. Per maggiori informazioni su come utilizzare tale applicazione, consultate il capitolo intitolato Configurazione di utenti e gruppi all'interno della Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
/etc/sysconfig/redhat-logviewer è il file di configurazione per l'applicazione di visualizzazione dei log interattivi Log Viewer. Questo file può essere modificato tramite il menu a tendina Modifca => Preferenze dell'applicazione Log Viewere non deve essere modificato manualmente. Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di questa applicazione, consultate il capitolo Log Files della Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
Il file /etc/sysconfig/samba serve per inviare argomenti ai demoni smbd e nmbd durante l'avvio. Il demone smbd fornisce connettività di condivisione file per i client Windows nella rete. Il demone nmbd fornisce NetBIOS tramite servizi di denominazione IP. Per maggiori informazioni su quali parametri potete utilizzare in questo file, consultate la pagina man smbd. Per default, questo file imposta smbd e nmbd in modo che siano eseguiti in modalità daemon.
Il file /etc/sysconfig/sendmail consente di inviare messaggi a uno o più client, indirizzando il messaggio sulla rete necessaria. Il file imposta i valori di default per eseguire l'applicazione Sendmail. I valori di default eseguono il programma come demone in background e ne controllano la coda di attesa ogni ora nel caso in cui qualche messaggio sia tornato indietro.
Possono essere utilizzati i valori seguenti:
DAEMON=<valore>, dove <valore> può essere sostituito con uno dei seguenti valori boolean:
yes — Sendmail può essere configurato per controllare l'arrivo di posta alla porta 25. yes implica l'uso delle opzioni -bd di Sendmail.
no — Sendmail può non essere configurato per controllare l'arrivo di posta alla porta 25.
QUEUE=1h viene trasmesso a Sendmail come -q$QUEUE. L'opzione -q non viene trasmessa a Sendmail se esiste /etc/sysconfig/sendmail e QUEUE è vuota o non definita.
Il file /etc/sysconfig/spamassassin serve per inviare argomenti al demone spamd (una versione demone di Spamassassin) durante l'avvio. Spamassassin è un'applicazione email del filtro spam. Per un'elenco delle opzioni disponibili consultate la pagina man di spamd. Per default, questo file configura spamd in modo che si avvii in modalità demone, crea preferenze per utenti e crea automaticamente gli elenci whitelists.
Per maggiori infomazioni su Spamassassin, consultate la Sezione 11.4.2.6.
Il file /etc/sysconfig/squid serve per inviare argomenti al demone squid durante l'avvio. Il demone è un server proxy per applicazioni Web client. Per maggiori informazioni su come configurare un server proxy squid, utilizzate un browser Web per aprire la directory /usr/share/doc/squid-<versione>/ (dove <versione> va sostituito con il numero di versione di squid installato sul sistema). Per default, questo file imposta squid in modo che si avvii in modalità daemon e stabilisce la quantità di tempo che trascorre prima che esso si arresti.
/etc/sysconfig/tux è il file di configurazione per il server Web Red Hat Accelerator basato sul kernel (in precedenza noto come TUX). Per maggiori informazioni su come configurare il Red Hat Accelerator, utilizzate un browser Web per aprire /usr/share/doc/tux-<versione>/tux/index.html (dove <versione> va sostituito con il numero di versione di TUX installato sul sistema). I parametri disponibili per questo file sono elencati in /usr/share/doc/tux-<versione>/tux/parameters.html.
Il file /etc/sysconfig/vncservers configura l'avvio del server VNC (Virtual Network Computing).
VNC è un sistema di visualizzazione remoto che consente di mostrare un ambiente desktop non solo sull'elaboratore dove è in esecuzione ma anche su reti diverse (da una LAN a Internet), utilizzando una vasta gamma di architetture.
Potrebbe contenere:
VNCSERVERS=<valore>, dove <valore> è impostato come "1:fred" per indicare che un server VNC deve essere avviato dall'utente fred per il display :1. L'utente fred deve avere configurato una password VNC utilizzando il comando vncpasswd prima di connettersi al server VNC remoto.
Quando utilizzate un server VNC, le comunicazioni non sono criptate e perciò il server VNC non deve essere utilizzato su una rete non sicura. Per istruzioni particolari riguardanti l'uso di SSH per rendere le comunicazioni VNC sicure, consultate le informazioni all'indirizzo http://www.uk.research.att.com/vnc/sshvnc.html. To find out more about SSH, refer to Capitolo 19 o nella Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide.
Il file /etc/sysconfig/xinetd serve per inviare argomenti al demone xinetd durante l'avvio. Il demone xinetd avvia programmi che forniscono servizi Internet quando viene ricevuta una richiesta sulla porta per quel servizio. Per maggiori informazioni su quali parametri potete utilizzare in questo file consultate la pagina man xinetd. Per informazioni sul servizio xinetd, consultate la Sezione 16.3.